di Lu Xuechang, con Ma Xiaoning, Pan Yueming, Li Min
(Cina, 2000)
Curiosa, sorprendentemente moderna ricostruzione di uno stupro. E delle vicissitudini di chi vi ha assistito per riacquistare la propria dignità. Apparenze, realtà si alternano a sottolineare la colpevolezza di un giovane meccanico: l'autostoppista che - forse - ha assistito ad un omicidio. Dietro lo stile brillante che gioca con le parrucche ricordandosi di VERTIGO, una riflessione sulla sopraffazione e sul ruolo del denaro. Una regia sensuale che scava nelle apparenze. Con eccessi di suspense alla De Palma che non tolgono allo script sapientemente tortuoso ed al virtuosismo goloso della regia il segno di una personalità. La Cina, decisamente, volta pagina.